Consigli per fare il giro del mondo da soli

Consigli per fare il giro del mondo da soli

Sant’Agostino scriveva: «Il mondo è un libro e chi non viaggia ne conosce solo una pagina»; questo è in sintesi il senso del viaggiare che è un’esperienza che apre la mente e il cuore. L’idea di viaggiare in giro per il mondo, magari da soli, è quindi una forma di apprendimento e conoscenza incredibile. Uno dei primi ostacoli da superare è la scelta dell’itinerario (clicca qui per alcuni suggerimenti e itinerari proposti da Traveldesign). Ma sono molte altre le cose a cui pensare prima di intraprendere il giro del mondo da soli.

Consigli sul viaggiare da soli

Viaggiare da soli è adrenalina pura perché gran parte del viaggio è un’incognita: dal momento che si chiude la porta di casa alle spalle ha inizio il viaggio con l’idea che c’è una meta da raggiungere ma tutto ciò che si trova nel mezzo può essere una sorpresa.

Il viaggio del mondo deve essere pianificato nelle sue tappe principali e pertanto è importante informarsi, leggere le esperienze di altri viaggiatori solitari, studiare gli itinerari, fare ricerche.  La solitudine non è un ostacolo perché in realtà si conoscono tante persone, si incontrano tante storie e si condividono esperienze. Dopo aver scelto l’itinerario, bisogna capire con quale mezzo si desidera viaggiare (per terra o per aria) e di conseguenza definire un budget e in base alla disponibilità economica, si deve scegliere la tipologia di alloggio  e di vitto. Il giro del mondo è decisamente impegnativo e oneroso se si vuole viaggiare in prima classe, ma le occasioni di viaggiare comodamente risparmiando sono alla portata di mano e di tasca: la prima regola è sempre quella di informarsi e di saper cogliere le occasioni e le offerte, i periodi e le stagioni migliori anche rispetto ai paesi di destinazione.

Spunti e idee su come viaggiare da soli

Chi desidera viaggiare in aereo può costruirsi l’itinerario andando a caccia delle offerte di volo più convenienti ricordandosi che il punto di partenza deve anche essere quello di arrivo. Una volta abbozzato l’itinerario è inutile fare programmi dettagliati perché una volta a destinazione qualsiasi imprevisto o ritardo può far saltare il programma, per cui ci si ritrova a vivere alla giornata dall’altra parte del mondo. Per l’alloggio è bene prendere in considerazione il couchsurfing; se si tratta di una modalità che ritenete poco sicura, ci sono gli ostelli e le pensioni per risparmiare.

Avendo il tempo a disposizione conviene rimanere in ciascuna tappa dell’itinerario per un tempo discretamente lungo perché permette di conoscere bene il posto e la sua gente, ma soprattutto si può decidere di lavorare temporaneamente per ripagarsi il viaggio stesso (lavori au pair, camerieri stagionali, piccoli lavori saltuari, offrire il proprio aiuto in cambio di vitto e alloggio).

Per chi ama viaggiare via terra, gli spostamenti in treno possono essere economici in alcune parti del mondo, così come fare l’autostop (che in Italia è vietato, ma è validamente sostituibile con il car sharing) che è anche un modo ecologico e rispettoso dell’ambiente per viaggiare.