Vi ricordate ancora Fukushima? Il disastro della centrale nucleare giapponese a seguito del terremoto e maremoto del Tōhoku dell’11 marzo 2011 ha provocato perdite di sostanze altamente tossiche e radioattive nelle zone circostanti. Non se ne parla più né in tv né sui giornali. Molti pensano che tutto si sia fermato …
Come scoprire se il nostro tonno proviene dal Giappone
Vi ricordate ancora Fukushima?
Il disastro della centrale nucleare giapponese a seguito del terremoto e maremoto del Tōhoku dell’11 marzo 2011 ha provocato perdite di sostanze altamente tossiche e radioattive nelle zone circostanti.
Non se ne parla più né in tv né sui giornali.
Molti pensano che tutto si sia fermato in attesa delle bonifiche ma non è così: l’economia non poteva fermarsi e così pure la produzione alimentare sia per il mercato interno che per l’export internazionale.
Ma se il mare di fronte all’area oggetto del disastro ha subito sversamenti di materiali radioattivi e altre sostanze altamente inquinanti, di che qualità saranno i prodotti del settore ittico?
Potrebbe essere utile allora conoscere le zone di pesca del tonno che si acquista e valutare se sia il caso – conoscendone la provenienza – acquistare o meno in sicurezza quel prodotto.
Controllate il timbro sul fondo della vostra scatoletta di tonno: sotto la data, sulla sinistra, è indicata la zona di provenienza del pescato.
Se trovate la dicitura (FAO) 61 o 71 sappiate che il vostro tanto amato pesce è stato pescato nelle aree dell’oceano Pacifico vicine al Giappone.
In tal caso, forse, sarebbe il caso di cambiare marca.
Oppure – ancora meglio – mangiarvi una bella insalata a Km zero.
Nella foto qui sotto una scatoletta di tonno “sana”.
Fonti:
FAO Fisheries and Aquaculture Department
Per questo articolo si ringrazia:
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