Come funzionano i BTPi?

Come funzionano i BTPi?

Gli investimenti finanziari sono sempre fonte di rischio e incertezza, soprattutto quelli rischiosi o legati ai pericolosi “prodotti derivati”; tuttavia, conservare i risparmi metaforicamente sotto il mattone ugualmente non serve. Esistono, però, delle forme di investimento relativamente sicure o quantomeno affidabili che garantiscono un guadagno discreto, senza rischi eccessivi: si tratta dei BTP  e dei BTPi. Investire nel BTP – Buoni del Tesoro Pluriennali – può essere un investimento molto interessante; un introito maggiore, anche se meno costante nel tempo, è rappresentato dagli investimenti in BTPi, ovvero i Buoni del Tesoro pluriennali indicizzati.

Cosa sono i BTPi?

I buoni del tesoro pluriennali indicizzati sono uno strumento di investimento finanziario valido per la protezione dei risparmi sul lungo periodo e permettono di affrontare meglio l’inflazione, soprattutto se vengono mantenuti nel proprio portafoglio titoli fino alla scadenza. Le scadenze dei BTPi variano da un minino di due anni fino a 30 anni, ma ogni sei mesi, l’investitore incassa gli interessi. I titoli di Stato indicizzati hanno una cedola di interessi che si adatta al carovita e alla scadenza, il capitale viene rivalutato in base all’inflazione del momento.

Chiaramente, l’esito di guadagno finale dipende dalle variazioni dell’inflazione rilevata al momento della scadenza o del riscatto – con vendita –  del titolo posseduto. Il differenziale di rendimento tra le versioni indicizzata e l’emissione di un Buono del Tesoro Ordinario, risente delle variazioni e fluttuazioni di mercato. Nel caso dei BTPi, ciò che oggi può offrire un rendimento del 3% non è detto che possa rendere lo stesso tra 10 anni; la scelta di questa forma di investimento dipende anche dal profilo di rischio dell’investitore: se si ritiene che negli anni successivi alla sottoscrizione del titolo la dinamica dei prezzi fornirà un rendimento maggiore, è preferibile la stipula di un BTPi legato all’inflazione (inflativo-linked), altrimenti è consigliabile e preferibile acquistare un’obbligazione ordinaria tradizionale (BOT).

Quali sono i prodotti simili al BTPi?

Tra i prodotti finanziari di grande successo e affidabili nel rendimento sono i BPFi – Buoni Fruttiferi Postali indicizzati. Si tratta di una formula studiata per chi investe piccole cifre. Le “taglie” minime che si possono sottoscrivere partono da 250 € senza la necessità di sostenere costi di custodia titoli o invio di estratti conto. Il titolo è emesso dalla Cassa Depositi e Prestiti per mezzo degli Uffici Postali. Ogni mese c’è l’emissione di una nuova “serie” a condizioni diverse: per esempio la serie 131 propone un rendimento reale annuo crescente nel tempo con la definizione della percentuale di interesse che, in questo caso, intorno al decimo anno si assesta all’1,2% lordo.