Come diventare tatuatore

Doti artistiche, pazienza e soprattutto tanta, tanta passione. Requisiti fondamentali per diventare tatuatori, ma non bastano. Disegnare sulla pelle di qualcuno in maniera definitiva è un’attività che provoca parecchie responsabilità ed obblighi. Ma è, allo stesso tempo, un lavoro estremamente affascinante, anche per il significato atavico del tatuaggio.

Le origini del tatau

Il termine tatuaggio deriva dalla parola samoana tatau, declinata poi in inglese e francese. Tatuaggi sono stati ritrovati su mummie risalenti a molti secoli prima di Cristo ed erano utilizzati sia in Egitto che nell’antica Roma.

Durante i primi anni del Cristianesimo, molti cristiani si tatuavano simboli religiosi e lo stesso fecero durante il Medioevo i pellegrini che visitavano importanti santuari. I copti fanno un grande uso di tatuaggi, a differenza degli ebrei e dei musulmani, per cui sono categoricamente vietati.

Il tatuaggio è una pratica da sempre molto diffusa nelle isole della Polinesia e in generale di tutta l’area dell’Oceania. Anche popolazioni come i giapponesi, gli Inuit e i cinesi hanno sempre fatto grande uso di tatuaggi.

Nel secolo scorso, soprattutto nel mondo occidentale, farsi un tatuaggio provocava il disprezzo e la diffidenza del resto della società. Si veniva infatti additati come criminali o ex galeotti. Negli ultimi anni la percezione del tatuaggio è molto cambiata e sempre più persone decidono di segnare sul proprio corpo un simbolo importante.

Gli obblighi per i tatuatori

Nel 2000 viene creata l’ATIR (Associazione Tatuatori Italiani Riuniti), che si è posta come obiettivo quello di ottenere delle leggi precise in materia di obblighi, igiene, ecc. Il Ministero della Sanità ha emesso una circolare specifica che stabilisce, tra le altre cose, che chi vuole diventare tatuatore deve seguire un corso organizzato dalle Regioni, con durata 90 ore. Il costo è abbastanza alto, circa 1800 euro. In questo campo, niente corsi e-learning.

Dopodiché, serve la pratica. Tanta, tanta, tanta pratica. Ovviamente all’inizio non sarà possibile (per fortuna!) disegnare direttamente sulla pelle di qualcuno. Dovranno realizzarsi moltissimi disegni su carta, preparare un book con i propri disegni e farsi seguire da un tatuatore esperto.

Quando sarete pronti, potrete pensare di aprire un vostro studio. Per farlo dovrete seguire i passi per qualsiasi altro tipo di attività: trovare un locale, chiedere le varie autorizzazioni, Partita Iva, Camera di Commercio, posizione Inail ed iscrizione all’Inps. Insomma, la solita tarantella.