In generale, si crede che l’incontinenza urinaria sia collegata a qualunque perdita di urina. In pratica, non tutte le perdite indicano che si ha un serio problema d’incontinenza. Per capire in modo più preciso di quale disturbo si soffre, basta osservare dei passi standard. Soprattutto, non si può stabilire di avere un’incontinenza urinaria mista, senza aver prima analizzato con cura i sintomi.
Il primo passo è la valutazione dei propri sintomi. Può essere molto utile confrontarsi con altre persone, ma non sottovalutate la conoscenza del dottore di fiducia. All`inizio puoi fare a meno di uno specialista, l’importante è parlare con un dottore che dai tuoi sintomi, valuterà il tuo caso specifico e giungerà alla diagnosi del tuo problema. Dopo questo passo, sarà egli stesso a consigliarti uno specialista se ha riscontrato una patologia grave.
Nella fase iniziale può essere molto utile compilare un questionario sintomatologico per la valutazione dell’incontinenza urinaria, composto di una serie di domande. Da ciascuna si otterrà un punteggio e la somma finale aiuterà a individuare la gravità dei sintomi. In questo modo, il paziente riesce a esprimere il suo sintomo in modo non equivoco. Osservando i cambiamenti del punteggio finale, in caso di più questionari dello stesso soggetto, si può monitorare anche l’andamento e il miglioramento del disturbo.
Oltre a questi test, nella valutazione iniziale del problema sono compresi anche un’anamnesi del paziente, l’esame delle urine e una valutazione dello stato psico-neurologico e funzionale del paziente.
Non lasciarti spaventare da questi esami, è solo una routine che aiuterà il medico a valutare per bene i sintomi e a capire qual è il tuo disturbo. In genere, una incontinenza urinaria è un allarme di un altro problema e se esso sparisce, allora si risolvono anche i malesseri secondari collegati. Sarebbe un caso davvero spiacevole curare un’incontinenza urinaria mista, senza successo, e poi scoprire che il problema era di natura strettamente psicologica.
Tutte le indagini diagnostiche si basano su svariati tipi di esami e questionari, dettati dalle linee guida della Società Internazionale della Continenza (ICS). Ciascuna diagnosi si svolge in due momenti principali: una valutazione di base, della quale abbiamo parlato prima e di una valutazione specialistica. Il secondo momento include esami più specifici come: test urodinamici, test radiologici ed endoscopici. Per approfondire i più delicati casi d’incontinenza urinaria, la visita specialistica è l’unica che permette di individuare a 360 gradi il problema. I casi più complessi sono tutti quelli in cui una semplice cura farmacologica non basta, ma è necessario un intervento chirurgico.
Solo con un’analisi approfondita, scoprirai qual è davvero il tuo problema e la sua cura per l'incontinenza.