Che cos’è un trust patrimoniale

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Il trust patrimoniale è uno strumento che si sta affermando e diffondendo sempre di più in virtù dei numerosi vantaggi che garantisce nella salvaguardia dei beni di una famiglia, ma anche di un’impresa, in previsione di possibili eventi avversi o inconvenienti. Si tratta di una valida e interessante alternativa rispetto al fondo patrimoniale, e si concretizza nel momento in cui un soggetto, definito disponente, sceglie di trasferire a un altro soggetto, definito trustee, alcuni dei propri beni per un periodo di tempo limitato, a vantaggio di altri soggetti, definiti beneficiari. In genere i beneficiari sono il coniuge o i figli del disponente, che ricorre al trust per assicurare loro un futuro certo.

Sul sito www.trustpatrimoniale.com è possibile conoscere più nel dettaglio tutte le caratteristiche e tutti i vantaggi che vengono offerti dal trust, uno strumento che è nato nei Paesi anglosassoni e che poi è stato accolto da altre giurisdizioni in forme e modi differenti. In Italia, già alla fine del XIX secolo la Corte di Cassazione era intervenuta su un caso che aveva molte caratteristiche in comune con l’istituto del trust, anche se nel nostro Paese il riconoscimento giuridico di questo strumento è avvenuto solo con la ratifica della Convenzione de L’Aja del luglio del 1985, dove si legge che un trust è l’insieme di rapporti giuridici istituiti per porre dei beni sotto il controllo di un trustee per un determinato fine o nell’interesse di un beneficiario.

Nell’ambito di un trust patrimoniale, i beni in trust vengono intestati al trustee, ma possono anche essere intestati a un altro soggetto, sempre per conto del trustee. Essi costituiscono una massa distinta rispetto al patrimonio del trustee, il che vuol dire che non ne fanno assolutamente parte: mentre il disponente mantiene alcune facoltà e alcuni diritti, il trustee ha sia il potere che l’obbligo di gestire e amministrare i beni, secondo quanto previsto dalle disposizioni stabilite nel trust, e di rendere conto di quel che fa.

Per quel che concerne le modalità di creazione di un trust, non vi sono particolari vincoli da rispettare, e il solo requisito di cui occorre tenere conto è la forma scritta. La prassi del nostro Paese prevede che l’atto istitutivo venga fatto autenticare da un notaio; in circostanze specifiche, tuttavia, si procede con un atto pubblico, per esempio quando è necessaria una procedura rigorosa, magari perché i beneficiari sono soggetti deboli. L’istituzione di un trust è una cosa diversa rispetto all’atto di trasferimento: la prima presuppone l’atto dove sono incluse le regole e dove vengono nominati il trustee e i beneficiari, mentre il secondo presuppone, appunto, il trasferimento dei beni nel trust in modo tale che il trustee possa mettere in atto il programma che il disponente ha voluto e precisato. Il trust patrimoniale, dunque, si presenta come uno strumento tutto sommato semplice, privo di potenziali complicazioni e alla portata di chiunque voglia accedervi.