Secondo Unione Nazionale Consumatori, il car sharing può essere fonte di risparmio e rappresenta una rivoluzione sociale
Possedere un’automobile è diventato un lusso. Il caro assicurazioni costringe gli italiani a elaborare soluzioni originali per arginare, almeno parzialmente, il problema è riuscire a limitare le spese sulle polizze. Internet è diventato un validissimo sostegno per le tasche esangui degli italiani, che nella rete trovano una risorsa eccellente dove è possibile porre Direct Line e le sue polizze a confronto con quelle di Linear, Genertel ecc. e individuare in pochi clic la polizza più conveniente.
Il caro assicurazioni rappresenta una vera e propria piaga sociale, una voce che grava sempre più significativamente sul bilancio delle famiglie italiane. Il costo di mantenimento di una vettura, però, passa anche da ulteriori e inevitabili spese che, come dimostrato da una ricerca di Unione Nazionale Consumatori, porta un automobilista italiano a spendere, mediamente 3.101 euro l’anno. A pesare di più sono i costi del carburante che, da soli, rappresentano oltre un terzo delle spese totali (1.205 euro), a cui si sommano la polizza Rca (507 euro), la manutenzione (647 euro) e altri esborsi strutturali e accidentali come l’usura delle gomme, il parcheggio, multe, pedaggi e sanzioni.
La ricerca di Unione Nazionale Consumatori si è focalizzata sull’uso del car sharing, tendenza che negli ultimi anni ha preso piede nelle principali città italiane e riscosso un certo successo. Secondo le stime dell’ente, prendendo Milano come città di riferimento, in un anno di utilizzo il servizio permetterebbe addirittura un risparmio sulla spesa totale.
Considerando un uso misurato del veicolo, un guidatore milanese spende, in media, 2.418 euro l’anno. Utilizzando con la stessa frequenza un mezzo proposto da Eni Enjoy o Car2go le spese si aggirerebbero tra i 538 e 1.219 euro l’anno, a cui va sommato solo il costo delle soste.
Il 26 novembre a Roma, presso il Teatro Argentina, verrà presentato il “Premio Vincenzo Dona”, dedicato alla sharing economy (o consumo collaborativo), il nuovo modello economico basato sullo scambio solidale di beni e servizi. Il car sharing è il fiore all’occhiello di questa innovativa scienza socio – economica, come non ha mancato di sottolineare Massimiliano Dona, Segretario Generale di UNC che, in attesa del convegno, ha dichiarato: “C’è chi lo considera una vera rivoluzione come lo è stato lo smartphone per il mondo della telefonia, i detrattori lo reputano, invece, una moda passeggera un po’ radical chic: sta di fatto che nell’ultimo anno il car sharing è diventato una realtà sempre più presente nelle nostre città”.