E’ ancora troppo presto per poter parlare di un potenziale vaccino terapeutico contro i tumori efficace sull’uomo , ma in Germania un’equipe dell’Università Gutenberg sperimenta per la prima volta su tre pazienti affetti da melanoma un’immunoterapia che ha dato risultati positivi nei test sui topi. Gli scienziati vorrebbero “smascherare” le cellule tumorali e renderle attaccabii dalle difese risvegliate dal sistem immunitario.
La vaccinazione contro il melanoma,gli studiosi, sostengono che in futuro potrebbe funzionare anche su altri tipi di tumori.
Il “vaccino” tedesco in corso di sperimentazione non è il primo ad essere testato contro il tumore.
Si presenta come una “capsula” fatta di “goccioline” di grasso in cui sono inserite le istruzioni genetiche per scatenare la risposta immunitaria mirata, una molecola di Rna, viene iniettata per endovena, la capsula raggiunge milza, linfonodi e midollo osseo, dove viene ingoiata dalle cellule immunitarie. Una volta al loro interno la capsula rilascia le istruzioni genetiche, l’Rna, per avviare una risposta immunitaria contro il tumore. Le cellule traducono l’Rna in una proteina tumorale- l’antigene tumorale- che scatena la reazione immune.
“E’ presto per poter parlare di “vaccino universale”-sostiene Paolo Ascierto- direttore dell’unità di immunoterapia Oncologica di i Napoli, anche se si tratta di una ricerca innovativa i cui risultati, interessanti, sono tuttavia ancora molto preliminari. In futuro, se si arriverà ad un vaccino terapeutico anticancro sull’uomo, questo potrà essere utilizzatp in affiancamento allle potenti “armi”di immunoterapia che già si stanno utilizzando per avere una risposta ancora maggiore in termini di efficacia.
Il professor Pinto, presidente nazionale dell’Associazione Italiana di oncologia medica ha ribadito:
“la sperimentazione per ora è alla fase di studio 1, che di solito viene condotto non in tante nazioni contemporaneamente, perché si tratta di raccogliere dati abbastanza controllati . la fase 1 valuta la tossicità, non tanto l’efficacia del trattamento stesso.
Le malattie oncologiche sono la seconda causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari è normale che ci sia attenzione e speranza . E’ interessante il modello, sono interessanti i primi dati preclinici, ma occorrerà del tempo e dovrà essere validato su altri tumori che non solo il melanoma.”
Dagli anni 90 si sta usando anticorpi per combattere il cancro. Sono stati fatti molti progressi , sono stati messi a punto dei farmaci, che riescono a fermare quella parte “dell’esercito immunologico” che aiuta il cancro e non lo ferma. Sono i macrofagi che entrando all’internodi un tumore acquisiscono una serie di funzioni che favoriscono lo sviluppo di cellule maligne.
Siamo sulla strada giusta, ci vorrà ancora tempo, ma intanto le sperimentazioni danno risultati.